tag:blogger.com,1999:blog-87632586011052810972024-03-13T23:03:18.888-07:00Scritturaterapia - Scrittura autobiografica - Scrittura creativaNoi siamo fatti di pensieri e narrazioni. Che cosa saremmo senza i nostri ricordi? Siamo le storie che abbiamo ascoltato e quelle che abbiamo elaborato narrando a noi stessi. Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.comBlogger54125tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-14073972295510800592019-11-03T08:39:00.000-08:002019-11-03T08:39:03.699-08:00Nicoletta Forneri e il mestiere di scrivere"Uno scrittore non si riposa mai – scrivere è un modus vivendi, un modo di respirare, di guardare, di amare – e quando si ferma è aspirato dal caos, o dal caso, in cui troverà gli spunti, gli appigli –un’emozione, un pathos, un’idea – per la sua futura opera.<br /><br />Scrivere è ampliare la coscienza e metterla in risonanza con il mondo e poi con il Logos portare la luce e riparare le dissonanze con nuove armonie verbali.<br /><br />Chi scrive porta costantemente sulle spalle l’incongruenza del mondo, rasentando il misticismo laddove ne sentisse empaticamente il dolore: scrivere è per lui sia l’esorcismo del dolore del mondo, sia uno scudo fatto di un altro mondo, un altro verbo, un altro logos. Un’altra creazione."<div>
<br /></div>
<div>
Nicoletta Forneri</div>
<div>
<a href="https://nicolettaforcheri.wordpress.com/" target="_blank">Visita il Blog di Nicoletta Forneri</a></div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-3382486700618521562019-02-24T02:35:00.000-08:002019-02-24T02:35:19.972-08:00Custodiamo i nostri ricordi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF_9S41sfeI36fKtoBjVLffhDayCa2PPtnS8I81X4j0xnkjuA6FUwd5sKZ9sZtXobRVpkMllRs0S5ADIhBle7blD72upkNEUHG2aKswvVl_lfr1i2fndj99Lt5Ol4Z1EBjqAYX6C0My0dH/s1600/donna_anziana.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="566" data-original-width="537" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF_9S41sfeI36fKtoBjVLffhDayCa2PPtnS8I81X4j0xnkjuA6FUwd5sKZ9sZtXobRVpkMllRs0S5ADIhBle7blD72upkNEUHG2aKswvVl_lfr1i2fndj99Lt5Ol4Z1EBjqAYX6C0My0dH/s200/donna_anziana.jpg" width="189" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
I nostri ricordi costituiscono la nostra identità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le storie vissute diventano ancora più autentiche e nostre quando le ripetiamo a noi stessi, le narriamo emotivamente nel nostro parlato interiore, le metabolizziamo, le custodiamo nell'anima.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'anima è fatta di narrazioni, come il corpo è fatto di cellule.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando la mente si sfrangia, i ricordi si allentano e pian piano ci abbandonano, allora perdiamo l'essenza di noi stessi.</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-19789657190667307542019-02-24T02:26:00.000-08:002019-02-24T02:26:56.042-08:00Oliver Sacks e il suo ultimo libro Gratitudine<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3zlZRGjQyFq5eFP7DhMITJ0-IflGJXH_CKy_TKohjY2XHNoVlO8L9sDvvAsnTlrFPdJL5PczLmmRHBshfps5Xl5JhmtuPl5mGSzIk1WrfOqgmlcaPLZDGAjIv8NbEbPxRnquXRTjHKVbi/s1600/gratitudine.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3zlZRGjQyFq5eFP7DhMITJ0-IflGJXH_CKy_TKohjY2XHNoVlO8L9sDvvAsnTlrFPdJL5PczLmmRHBshfps5Xl5JhmtuPl5mGSzIk1WrfOqgmlcaPLZDGAjIv8NbEbPxRnquXRTjHKVbi/s320/gratitudine.JPG" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Gratitudine</b> è il titolo dell'ultimo libro di <b>Oliver Sacks</b> pubblicato da <i>Adelphi </i>(anno 2016).</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli scritti raccolti in questo libro esprimono la gratitudine che Oliver Sacks ha voluto indirizzare ai suoi lettori che in tanti anni lo anno seguito appassionandosi alla sua forma di scrittura, unica nel suo genere ibrido tra saggio e romanzo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quelle di Gratitudine sono pagine vibranti di entusiasmo e vitalità nelle quali si rivela grande passione e urgenza narrativa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Riflettendo sulla sua vita da ottantenne, Sacks confida di percepire «non una riduzione ma un ampliamento della vita mentale e della prospettiva». Per questo desidera, nel breve tempo che gli resta anche a causa della malattia, «vivere nel modo più ricco, più intenso e più produttivo possibile».</div>
<div style="text-align: justify;">
Un libro appassionante nel quale Oliver Sacks ringrazia e dona al tempo stesso.</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-13541777616148139272019-02-23T02:34:00.000-08:002019-02-23T02:38:04.020-08:00Narrare e scrivere per rafforzare la volizione<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #222222; font-family: arial, tahoma, helvetica, freesans, sans-serif; font-size: 13.2px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 18.48px; orphans: auto; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
Scrivere con assiduità rafforza la determinazione e la volizione che rappresenta l'opposto dell'apatia.</div>
</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #222222; font-family: arial, tahoma, helvetica, freesans, sans-serif; font-size: 13.2px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 18.48px; orphans: auto; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
Attraverso la scrittura, attività che assorbe completamente, sviluppiamo la qualità del coinvolgimento e dell'empatia.<br />
Il processo di <b>verbalizzazione</b>, come il processo di scrittura, ha enormi <b>proprietà terapeutiche</b>.
Mentre scriviamo prendiamo le distanze dai problemi anche se paradossalmente
stiamo parlando proprio di questi. In realtà li vediamo con più distacco
e diveniamo più obiettivi nei confronti della realtà e più capaci di trovare soluzioni per vivere con maggiore serenità. </div>
</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-67580730942498177742019-02-23T02:06:00.000-08:002019-02-23T02:06:38.050-08:00L'importanza della narrazione e il suo potere terapeutico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8iUycpS0kJGze3ZLfLCd-BXK0eWnttqM9cKxbIRY220sb53Qw38jdzMypVSxmyQN9Sf1VG-GhE_4FcCCHxbxunKYpzh2tPd02_4mG8C835L4rfX00rDNbQ_NgKa9rr4R0GoxSUKZBab6d/s1600/bambina_cancello_favola.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8iUycpS0kJGze3ZLfLCd-BXK0eWnttqM9cKxbIRY220sb53Qw38jdzMypVSxmyQN9Sf1VG-GhE_4FcCCHxbxunKYpzh2tPd02_4mG8C835L4rfX00rDNbQ_NgKa9rr4R0GoxSUKZBab6d/s320/bambina_cancello_favola.jpg" width="239" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La narrazione è fondamentale a livello individuale e culturale. L'essere umano ha una predisposizione particolare nell'organizzare l'esperienza in forma narrativa. L'esigenza narrativa risponde al bisogno di ricostruire la realtà, analizzandola e restituendole un preciso significato. Ogni individuo sente il bisogno di definirsi come parte di un contesto più ampio, dandosi scopi e intenzionalità. Gli avvenimenti della vita vengono ricostruiti in maniera tale che siano in linea con questa immagine di sé.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'importanza della narrazione ha portato autori e studiosi a conferire determinate regole al testo narrativo. È possibile individuare in ogni testo narrativo alcune strutture di base che assolvono a determinate funzioni, in modo da essere facilmente comprese e da offrire una piacevole scorrevolezza e fluidità. Ogni storia viene contestualizzata nella parte iniziale descrivendone l'ambiente e collocandola in un determinato spazio-temporale.</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-46449843726650425772019-02-23T02:02:00.002-08:002019-02-23T02:02:45.185-08:00Trovare il bello nel bruttoTrovare una dimensione di armonia e gradevolezza tra cose brutte, ecco il massimo della bellezza.<br />
<br />
<div>
Rossana d'Ambrosio<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcsSdyYB5szQuE5uXv8HIsDhWSztN7E_MPDGV9HxZIfM5SenCOaHt_rtW8S9st-T78dTyUxqEev91UkV1-r8GXajLHRUsSDNoE5TYmwZhY9s8WFJtB5T5AgPS58teKasmm9y-utNutJZk/s1600/Escher_enigma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="559" data-original-width="570" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcsSdyYB5szQuE5uXv8HIsDhWSztN7E_MPDGV9HxZIfM5SenCOaHt_rtW8S9st-T78dTyUxqEev91UkV1-r8GXajLHRUsSDNoE5TYmwZhY9s8WFJtB5T5AgPS58teKasmm9y-utNutJZk/s320/Escher_enigma.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px;">Escher - Enigma</td></tr>
</tbody></table>
</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-14779777304124091662019-02-23T02:01:00.002-08:002019-02-23T02:01:16.746-08:00Il destino e gli incontri della vita<div style="color: #555555; font-family: arial, tahoma, helvetica, freesans, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: center;">
Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime<br />
prim'ancora che i corpi si vedano.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #555555; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Paulo Coelho</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #555555; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9tgLPW4dUThTks1X4WycFP_2yyn6k7lndEth5wmnBOJSYydJhaTRFepxSeYc9_h6Tel4gZv2ebtbC4IU_AY4VCPuV1i3rPjQSp9CL-OFANvgwfhlgDAOOjiyCdQ8LPPeINUJcJ8Y6n3Zt/s1600/magritte_gli_amanti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9tgLPW4dUThTks1X4WycFP_2yyn6k7lndEth5wmnBOJSYydJhaTRFepxSeYc9_h6Tel4gZv2ebtbC4IU_AY4VCPuV1i3rPjQSp9CL-OFANvgwfhlgDAOOjiyCdQ8LPPeINUJcJ8Y6n3Zt/s320/magritte_gli_amanti.jpg" width="320" /></a></div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-7648897193756041192019-02-23T01:59:00.003-08:002019-02-23T01:59:52.021-08:00Arte, genialità, sregolatezza<div style="text-align: center;">
Genio sregolatezza, arte follia</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkNWXxwBLueGa6SGc2_XhqtHydemb9fxZJ1wDO35um_69z12d6hrOhuUmEfPCBbVZpKyE1tkPTAozHLrR_0HD32JKEAyod8Ig-mOu_bamAtuU2y9zxky5CuwZ6mVBGcAUBv_0eHqmx_-qr/s1600/aforisma_arte.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkNWXxwBLueGa6SGc2_XhqtHydemb9fxZJ1wDO35um_69z12d6hrOhuUmEfPCBbVZpKyE1tkPTAozHLrR_0HD32JKEAyod8Ig-mOu_bamAtuU2y9zxky5CuwZ6mVBGcAUBv_0eHqmx_-qr/s1600/aforisma_arte.png" width="320" /></a></div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-87843145344050339012019-02-23T01:56:00.000-08:002019-02-23T01:56:08.015-08:00Una mente creativa sopravvive anche nei momenti più bui<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUn4-k3Vnrgbxvq9MXe-MDYOiTdmhjIEnelAdup0lrs93G9ma4CC1ZrsKsNIQFdtMdwTcgJcF_9LP_uOui9pdq4JvGe0k6r2JDbzVARZfiXWOAMbSoBquSn1Si-_mRdsb8B-R5hbDm4c6U/s1600/anna-freud.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUn4-k3Vnrgbxvq9MXe-MDYOiTdmhjIEnelAdup0lrs93G9ma4CC1ZrsKsNIQFdtMdwTcgJcF_9LP_uOui9pdq4JvGe0k6r2JDbzVARZfiXWOAMbSoBquSn1Si-_mRdsb8B-R5hbDm4c6U/s1600/anna-freud.jpg" width="224" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px; text-align: center;">Anna Freud</td></tr>
</tbody></table>
Una mente creativa sopravvive a qualunque genere e tipo di cattiva educazione.<br />
<b>Anna Freud</b>, Conferenza alla Società Psicoanalitica di New York, 1968<br />
<br />
La creatività non fa castelli in aria, ma trasforma le baracche in castelli.<br />
<b>Karl Kraus </b>(1874-1936)<br />
<br />
La vera creatività comincia spesso dove termina il linguaggio.<br />
<b>Arthur Koestler</b>, L'atto della creazione, 1964Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-7113085039821239542019-02-23T01:52:00.002-08:002019-02-23T01:52:29.816-08:00Leggere è come volareLeggendo un buon libro volerai in alto<br />
per osservare il mondo attraverso una nuova prospettiva.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs-8M_1-cF3P16VUNrzYm7LzgHAo8v8q5g7XL8btlShQ3KeCXZSsWKHl-cdcWz9m0svkh1SBqzXpIlgAOKRy9StuJ_kRFTaZFzftIEtCGD5IuP3Ji-TbfDEFbtGLVU9OnJpcmyGOVB4jk/s1600/escher-scale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="274" data-original-width="400" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs-8M_1-cF3P16VUNrzYm7LzgHAo8v8q5g7XL8btlShQ3KeCXZSsWKHl-cdcWz9m0svkh1SBqzXpIlgAOKRy9StuJ_kRFTaZFzftIEtCGD5IuP3Ji-TbfDEFbtGLVU9OnJpcmyGOVB4jk/s320/escher-scale.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px;">Escher</td></tr>
</tbody></table>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-40198786736330119782019-02-23T01:49:00.000-08:002019-02-23T01:52:53.429-08:00Il mestiere di vivere<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3ORy0ohHqGiDnMx9cvmnGbonDbmX-J1p_0kBQmr2ZqPxNKrUX2sYEu22Ui1YVwqpLJHKDXeI7wupiEMXn15hEQKC4Nxan6ZN543V3CXtfRiHXhUEjWRXg34rra_OEDfCSfAiXcQYvh_UD/s1600/cesare_pavese.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="391" data-original-width="762" height="164" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3ORy0ohHqGiDnMx9cvmnGbonDbmX-J1p_0kBQmr2ZqPxNKrUX2sYEu22Ui1YVwqpLJHKDXeI7wupiEMXn15hEQKC4Nxan6ZN543V3CXtfRiHXhUEjWRXg34rra_OEDfCSfAiXcQYvh_UD/s320/cesare_pavese.jpg" width="320" /></a></div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-20361836319829576032019-02-23T01:44:00.001-08:002019-02-23T01:44:25.246-08:00Che cosa sono gli haiku?<div style="text-align: justify;">
Forse in una primavera della seconda metà del seicento durante “un camminare” il poeta nipponico Bashÿ si fermò a contemplare un ramo di ciliegio fiorito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non che non ne avesse mai guardato uno, ma quel giorno la minuta perfezione dei petali fragili, il colore puro sullo sfondo verde di una campagna dai dolci rilievi <i>gli provocarono un’emozione, uno stupore così inatteso e pungente da spingerlo a fermare con la scrittura la percezione di una gioia breve e intensa, magari anche un po’ dolorosa, come una stilettata che necessitava di un balsamo, una cura.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Forse in quel momento diede alla luce il suo primo haiku.</div>
<div style="text-align: justify;">
Forse…</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’haiku è una semplice costruzione poetica, fatta di soli tre versi, e ha queste caratteristiche:</div>
<div style="text-align: justify;">
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>il primo e il terzo verso sono costituiti da cinque sillabe;</div>
<div style="text-align: justify;">
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>il verso centrale da sette.</div>
<div style="text-align: justify;">
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>il tema ricorrente è la natura nel succedersi delle quattro stagioni e nel suo rivelarsi nella vita di ogni creatura.</div>
<div style="text-align: justify;">
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>lo stile è essenziale e non necessita di ricercatezze lessicali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><span style="text-align: justify;">Bashÿ, nome che significherebbe capanna di piantaggine, è lo pseudonimo di Matsuo Munefusa che, nato nel 1644 in una famiglia di samurai, si orienta verso la filosofia buddista zen, comincia a scrivere haiku verso il 1667, quando si trasferisce a Edo, l’attuale Tokio.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Buson, Issa, Shiki sono i suoi continuatori tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi scrivere haiku è diffuso qua e là, nel vecchio e nel nuovo mondo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si sono cimentati Machado, Neruda, Kerouak, Borges, Sanguineti…</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche a Torino, diverse persone del laboratorio di scrittura di VIVACEMENTE, si sono assoggettate alle regole dell’haiku e, anche se hanno sofferto sentendosi impastoiate dalle condizioni senza deroghe o credendosi banali nel depositare i loro pensieri in modo così minimalista (non sarà, per caso, un poetare per spiriti sbrigativi? Qualcuno potrà aver pensato!) si sono incuriosite, divertite ed hanno apprezzato il nuovo stile considerandolo anche un utile esercizio di… irrorazione cerebrale!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono, pertanto, molto lieta di proporre (qui di seguito) alcuni prodotti di artigianato poetico locale mischiati, in forma anonima, con le esperienze descrittive dei grandi.</div>
<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Tra i grandi:<br />
Shiki, Kerouak, Borges e Sanguineti<br />
<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Tra i meno grandi:<br />
Ada, Annamaria, Giusi e Vera.<br />
<br />
<i>articolo di Giusi Lambarelli</i><br />
<i><br /></i><i>Gli uccelli</i><br />
<i>cantano nel buio</i><br />
<i>alba piovosa</i><br />
<i><br /></i><i>Carezze brevi</i><br />
<i>sulla pelle del mare</i><br />
<i>fanno i remi</i><i></i><br />
<i><br /></i><i>Sotto la gronda</i><br />
<i>lo specchio non riflette</i><br />
<i>più che la luna</i><i></i><br />
<i><br /></i><i>Fiore reciso</i><br />
<i>come vita stroncata</i><br />
<i>gocce di pianto</i><i></i><br />
<i><br /></i><i>Acqua che scorre</i><br />
<i>vita in divenire</i><br />
<i>pulsar d’eventi</i><i></i><br />
<i><br /></i><i>La vetta dritta</i><br />
<i>il volo di rondine</i><br />
<i>e poi silenzio</i><i></i><br />
<i><br /></i><i>Convalescenza:</i><br />
<i>stancarsi gli occhi</i><br />
<i>contemplando le rose</i><i></i><br />
<i><br /></i><i>Pagina bianca</i><br />
<i>come i tuoi minipiedi</i><br />
<i>di neve nuova</i><i></i>Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-19860791705659809672019-02-23T01:40:00.001-08:002019-02-23T01:42:24.792-08:00Limerick, spiegato in parole semplici<div style="text-align: justify;">
Il <b>limerick</b> è breve componimento in rima e può essere considerato una forma di <i>nonsense</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Esso è stato reso famoso da <b>Edward Lear,</b> poeta e scrittore inglese dell’Ottocento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un limerick è sempre composto di 5 versi, di cui i primi due e l’ultimo, rimati tra loro, il terzo e il quarto, a loro volta rimati tra loro, secondo lo schema AABBA.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel limerick più comune il primo verso deve sempre contenere il protagonista, un aggettivo per lui qualificante e il luogo geografico dove si svolge l’azione, mentre i restanti versi sintetizzano l’aneddoto e nell’ultimo verso viene richiamato il protagonista, per connotarlo meglio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco un esempio di limerick italiano composto dal celebre poeta Gianni Rodari.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i> Una volta un dottore di Ferrara</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i> Voleva levare le tonsille a una zanzara.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i> L'insetto si rivoltò</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i> E il naso puncicò</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i> A quel tonsillifico dottore di Ferrara</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cimentarsi nella stesura di nuovi limerick può essere un buon esercizio per tenere attiva la mente, per sorridere e far sorridere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Provateci, seguendo le istruzioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Primo verso:</b> scegliete un personaggio e un luogo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Secondo verso:</b> citate una caratteristica (pregio o difetto) del personaggio e spiegate che cosa fa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Terzo e quarto verso:</b> raccontate la situazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Quinto verso: </b>riprendete il primo e aggiungete qualcosa di rafforzativo.</div>
Qui di seguito trovate altri esempi.<br />
<br />
<a name='more'></a><i>Un cantante stonato di Firenze</i><br />
<i>a tutte le donne faceva riverenze,</i><br />
<i>ma se qualcuna gli chiedeva una canzone</i><br />
<i>la insultava come un villanzone,</i><br />
<i>quello svociato cantante di Firenze.</i><br />
<i>Gianni Rodari</i><br />
<i><br /></i><i>C’era uno scrittore di Ravenna</i><br />
<i>che scrisse un libro senza penna,</i><br />
<i>le pagine eran tutte bianche</i><br />
<i>come i conti nelle banche,</i><br />
<i>squattrinato scrittore di Ravenna.</i><br />
<i>Gianni Rodari</i><br />
<i><br /></i><i>Il giorno che il Re lasciò il trono</i><br />
<i>sul cielo già scuro scoppiò un tuono,</i><br />
<i>la pioggia scese giù a catinelle</i><br />
<i>e allagò strade, fattorie e cappelle,</i><br />
<i>per colpa di quel Re senza più trono.</i><br />
<i>Gianni Rodari</i><br />
<i><br /></i><i>C’era uno scrittore di Poirino</i><br />
<i>che si dilettava sin da bambino</i><br />
<i>ma non avendo mai studiato l’ortografia</i><br />
<i>i suoi testi parevano colpiti da ischemia</i><br />
<i>fu così che diventò cabarettista di Poirino.</i><br />
<i>Rossana d’Ambrosio</i>Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-87733480943620417042019-02-23T01:32:00.002-08:002019-02-23T01:32:30.380-08:00Edward Lear, inventore del limerick<div style="text-align: justify;">
<b>Edward Lear</b> (Londra 1812, Sanremo 1888)<b> è considerato il primo vero scrittore di limerick</b>. Dopo un’adolescenza difficile (venti fratelli e un padre in carcere per debiti) Edward Lear ebbe la vita turbata da problemi di salute (era asmatico ed epilettico). Cercò di superare i problemi buttandosi in un lavoro creativo, che gli permise anche di guadagnarsi presto da vivere. Come pittore naturalista si fece apprezzare dal Conte di Derby che lo ospitò nella sua casa, dove iniziò a scrivere i suoi limerick per divertire i figli del conte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per raggiungere luoghi con un clima più favorevole per la sua salute, Lear viaggiò molto fino a stabilirsi in Italia nel 1837. Durante i suoi viaggi compose numerosi resoconti illustrati. I suoi limerick, corredati di disegni, sono raccolti nel libro <i>A Book of Nonsense</i> che pubblicò nel 1846 con lo pseudonimo di Derry Down Derry.</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-48969855074740889892019-02-23T01:23:00.000-08:002019-02-23T01:49:41.978-08:00Fernando Pessoa e gli eteronimi<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnbe7nWXP8J5dv9hM6mT9OgSs2MZWe28-4txs953He382rXU2vCHvJgBJmyuynbKPLpF5unLlgGCIDkaB81jIeH3RNvz6FMYDYIMbgqxL7nB0H3X_ewRiLlR9oeVWzsoDWBmc6VaMb976F/s1600/pessoa_foto.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnbe7nWXP8J5dv9hM6mT9OgSs2MZWe28-4txs953He382rXU2vCHvJgBJmyuynbKPLpF5unLlgGCIDkaB81jIeH3RNvz6FMYDYIMbgqxL7nB0H3X_ewRiLlR9oeVWzsoDWBmc6VaMb976F/s200/pessoa_foto.jpg" /></a>Gli pseudonimi nacquero in tempi antichi dall’esigenza di letterati ed intellettuali di celare la propria identità. La parola deriva dal greco (pseudès = falso, ònoma = nome).<br />
Un particolare tipo di pseudonimo è il nome d’arte, introdotto in tempi moderni per permettere ad artisti e uomini di spettacolo di presentarsi al grande pubblico con un nome più bello o più semplice da ricordare rispetto al nome anagrafico.<br />
<br />
Per tutt’altre ragioni, il poeta portoghese Fernando Pessoa inventò gli eteronimi (dal greco: èteros = altro, ònoma = nome), personaggi immaginari a cui Pessoa attribuì alcune delle proprie opere.<br />
<br />
Pessoa inventò, inconsapevolmente, il suo primo eteronimo all’età di sei anni, quando, fingendo di essere un tale Chevalier de Pas, scriveva lettere indirizzate a se stesso.<br />
In età matura, recuperò e sistematizzò l’intuizione fantasiosa dell’infanzia: creò vari personaggi (Álvaro de Campos, Ricardo Reis, Alberto Caeiro, Bernardo Soares ed altri di minore rilevanza), ognuno con biografia, personalità, stile di vita e stile letterario propri, ed ognuno differentemente caratterizzato.<br />
<br />
Pessoa produceva le sue opere e poteva, di volta in volta, firmarle col proprio nome oppure attribuirle, nella finzione letteraria, a qualche suo eteronimo. <br />
Per esempio, nell’introduzione del “Libro dell’inquietudine”, Pessoa narra le vicende biografiche di un umile impiegato di Lisbona, un certo Bernardo Soares, da cui afferma di aver ricevuto il manoscritto di tale libro. Per bocca di Soares, Pessoa scrive le sue più cupe pagine di prosa poetica. Le placide poesie classiciste di Pessoa, invece, portano la firma di Ricardo Reis; quelle più sperimentali, vicine al simbolismo e al futurismo, la firma di Alberto Caeiro. <br />
<br />
In questo modo, Pessoa poteva gestire la complessità della sua poliedrica personalità incanalando le diverse tendenze del suo carattere e della sua sperimentazione letteraria nei diversi eteronimi. In questo contesto “pirandelliano” di moltiplicazione dell’autore in eteronimi, il vero nome dell’autore, quasi fosse un eteronimo degenere, si chiama ortonimo (dal greco: orthòs = corretto, ònoma = nome).<br />
<br />
In conclusione, mentre lo pseudonimo è soltanto un nome fittizio che sostituisce quello anagrafico, l’eteronimo è qualcosa di più: è un alter ego dell’autore, una proiezione della sua personalità che diventa mezzo espressivo. Infatti, Pessoa intuì che, oltre alla produzione poetica in sé, anche la vita di un poeta può essere “poetica” e dare un senso diverso alla produzione stessa. Così, potendo creare liberamente, oltre che le poesie, anche la vita del loro fittizio poeta, Pessoa estese le potenzialità espressive del poeta reale.<br />
<br />
© Vittorio Bard</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-69444304900573403272019-02-22T17:00:00.000-08:002019-02-22T17:00:31.863-08:00Racconti del Sé che narriamo a noi stessi<div style="text-align: justify;">
Una narrazione creatrice del Sé è una specie di atto di bilanciamento. Da una parte deve e creare una convinzione di autonomia, persuaderci che abbiamo una nostra volontà, una certa libertà di scelta, un certo grado di possibilità. Dall'altra deve metterci in relazione con un mondo fatto di altre persone – la famiglia e gli amici, le istituzioni, il passato, i gruppi di riferimento –<br />
Ma nell'entrare in relazione con l'alterità è implicito un impegno verso gli altri che limita la nostra autonomia. Sembriamo in capaci di vivere senza entrambe le cose: l'autonomia e l'impegno. E le nostre vite cercano di equilibrarle. E così pure i racconti del Sé che narriamo a noi stessi.<br />
<i>Jerome Bruner</i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj73nCaPua6uLh97afqX4w0N5c2IbYGV-Z2g85ixxa7OydcjwtL5UxN7jeDdeGzT1Gx0gmE_PCVgrVgtuDvcAQjx9L7F5QbG6-lmco2dHWnLXfRrj9aUs9O7FF-TgOlRMDFVv2HCRtt4KGk/s1600/escher_sky_water_sm.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="288" data-original-width="290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj73nCaPua6uLh97afqX4w0N5c2IbYGV-Z2g85ixxa7OydcjwtL5UxN7jeDdeGzT1Gx0gmE_PCVgrVgtuDvcAQjx9L7F5QbG6-lmco2dHWnLXfRrj9aUs9O7FF-TgOlRMDFVv2HCRtt4KGk/s1600/escher_sky_water_sm.gif" /></a></div>
<i><br /></i></div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-47435396535593563792019-02-22T16:53:00.000-08:002019-02-22T16:53:46.463-08:00Narrativa, memoria, immaginazione. Scrivere e riscrivere.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf8soHFW5Ge8E04zNnDMhuu6y0_0txXJ0BQyh26fRlP5AgGgD8ZbFxhZZ1yCK8kYsSw3zS16L14qfdkS5ZtEEEhnnPMsZOyInse0kFnPW20wIyqIJ6chszxiJIaVT7OcOQPM6199z711jE/s1600/macchina_scrivere+.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf8soHFW5Ge8E04zNnDMhuu6y0_0txXJ0BQyh26fRlP5AgGgD8ZbFxhZZ1yCK8kYsSw3zS16L14qfdkS5ZtEEEhnnPMsZOyInse0kFnPW20wIyqIJ6chszxiJIaVT7OcOQPM6199z711jE/s200/macchina_scrivere+.jpg" width="133" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Mediante la narrativa costruiamo, ricostruiamo, in un certo senso perfino inventiamo, il nostro ieri e il nostro domani. La memoria e l'immaginazione si fondono in questo processo. Anche quando creiamo i mondi possibili della <i>fiction</i>, non abbandoniamo il familiare, ma lo congiuntivizziamo trasformandolo in quel che avrebbe potuto essere e in quel che potrebbe essere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i> Jerome Bruner</i></div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-8768072550690179642019-02-22T16:37:00.000-08:002019-02-22T16:37:22.794-08:00Ogni scrittura si evolve con la maturità<div style="text-align: justify;">
Nella scuola elementare ci viene presentato un preciso modello scrittorio al quale ogni bambino cerca di attenersi il più possibile. Crescendo ed acquisendo una sempre maggiore dimestichezza con carta e penna, la scrittura tende a diventare via via meno anonima acquistando caratteristiche proprie e spesso anche scostandosi dal modello scrittorio.<br />
Si pensi per esempio alla realizzazione delle lettere m e n. Molti ragazzi, crescendo tenderanno a scrivere in modo diverso (la n viene spesso scritta come una u), trasmettendo così caratteristiche di scioltezza e dinamicità. Altri ragazzi continueranno anche da adulti a scrivere la m e la n nel modo classico, sottolineando il loro bisogno di attenersi alle regole, senza trasgressioni. </div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre la scrittura può essere mutevole anche in base agli stati d'animo e alle condizioni di salute. Quindi essa può rivelare molto sulla nostra sofferenza.</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-56996241105602285642019-02-22T16:36:00.000-08:002019-02-22T16:36:52.423-08:00Anche la firma parla di noi<div style="text-align: justify;">
La firma può rivelare molto aspetti di una persona. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per esempio, chi firma nella parte destra dello foglio è una persona che guarda al futuro, mentre chi firma nella parte sinistra, fatica a rinnovarsi essendo molto ancorato al passato. Chi firma senza alterare la solita scrittura è una persona che si mostra per come è veramente, mentre chi usa una firma incomprensibile ed esageratamente ampollosa, cerca di apparire agli altri in modo diverso. Chi usa nelle proprie iniziali una lettera non ampollosa e addirittura minuscola è una persona che non tende a sopravvalutarsi con gli altri, ma che lascia trapelare le proprie qualità con modestia senza ostentarle (esempio 7). Chi firma usando prima il cognome e poi il nome dà molta importanza alla famiglia di provenienza.</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-52200768325001546072019-02-22T16:25:00.000-08:002019-02-22T16:25:37.212-08:00Grafologia: interpretare la scrittura per capire noi stessi e gli altri<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<div class="separator" style="clear: both; margin: 0px; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAD1i_YxcvYZQ2Oy8CI0SZLuemqR3l0ml1kM6qfeiIBH5lKL-kwLCNRRKZNAa9RkFL-8S03RvlDjPzzoah7puFgo97sY4lmVpFp19wHOXOXRtiSJEFTcED7RfUux7bwPWvXTMHbAw47ELe/s1600/grafologia.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAD1i_YxcvYZQ2Oy8CI0SZLuemqR3l0ml1kM6qfeiIBH5lKL-kwLCNRRKZNAa9RkFL-8S03RvlDjPzzoah7puFgo97sY4lmVpFp19wHOXOXRtiSJEFTcED7RfUux7bwPWvXTMHbAw47ELe/s400/grafologia.png" width="270" /></a></div>
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I segni della scrittura, se giustamente interpretati, possono aiutarci a capire meglio il carattere di una persona ed il suo stato d’animo. </span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>La dottrina che studia i segni della scrittura si chiama “grafologia”.</b></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Scrivete alcune righe su un foglio bianco, usando una penna stilo o una sfera e poi firmate. Osservate attentamente la scrittura, prendendo in esame le caratteristiche qui presentate. Potete fare questo test su voi stessi o sui vostri amici. </span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>La pressione scrittoria, indica l’energia vitale.<span class="Apple-converted-space"> </span></b>Una persona depressa e angosciata, avrà un segno debole, incerto, poco marcato (esempio 1). Al contrario una persona entusiasta e vitale avrà un tratto fermo con una certa pressione sul foglio che potrà lasciare un lieve segno nei fogli sottostanti.</span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>La dimensione della scrittura detta “calibro della scrittura” indica la padronanza di se stessi.</b><span class="Apple-converted-space"> </span>Una persona insicura e timida avrà un calibro di scrittura piccolo. Il calibro medio indica il giusto equilibrio, mentre un calibro eccessivamente grande (6mm per l’adulto) può indicare un complesso di superiorità (magari conseguente a un complesso di inferiorità).</span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Una grafia tondeggiante indica estroversione ed apertura verso il prossimo. Una grafia eccessivamente angolosa e appuntita può indicare rigidità e durezza.</span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>L’andamento ascendente della riga</b><span class="Apple-converted-space"> </span>(la scrittura che tende a salire nel foglio come nell’esempio 2)<span class="Apple-converted-space"> </span><b>indica ottimismo</b>; mentre l’andamento discendente indica generalmente tendenza al pessimismo e alla depressione (esempio 1). Questo vale per le persone che hanno già acquisito una certa padronanza nello scrivere e non per i bambini sotto i dieci anni.</span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></div>
<a name='more'></a></div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>La scrittura pendente verso destra indica proiezione verso il futuro</b><span class="Apple-converted-space"> </span>(esempi 2 e 3), mentre quella rovesciata verso sinistra indica un attaccamento al passato (esempio 4).</span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>La scrittura che presenta aste ritorte,</b><span class="Apple-converted-space"> </span>cioè aste curve verso sinistra (notare gli allunghi delle lettere t e d nell’esempio 5)<span class="Apple-converted-space"> </span><b>indica la ricerca di autonomia e affermazione</b><span class="Apple-converted-space"> </span>e la si può riscontrare in molti adolescenti.</span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Anche le lettere rigonfie (esempio 4) si riscontrano in età adolescenziale, specialmente nelle ragazzine che amano sognare ad occhi aperti; altre caratteristiche della loro scrittura sono i ricci detti anche ricci dell’immaginazione e i puntini sulle i fatti a cerchietto (esempio 6).</span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>La scrittura addossata</b><span class="Apple-converted-space"> </span>(dove le lettere che compongono le parole risultano addossate le une alle altre come nell’esempio 4), rivela uno stato di ansia che porta a difficoltà comunicative e di relazione. </span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Lo spazio interletterale</b><span class="Apple-converted-space"> </span>(spazio fra una lettera e l’altra) dovrebbe essere di poco inferiore alla misura dell'occhiello (cerchio della lettera o che viene preso come riferimento).</span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La<span class="Apple-converted-space"> </span><b>fluidità grafica</b><span class="Apple-converted-space"> </span>(esempio 7) caratteristica della scrittura senza inceppamenti, priva di eccessiva angolosità come di eccessivi rigonfiamenti, con un calibro medio, una giusta pressione scrittoria e senza accartocciamenti indica un buon equilibrio psichico e un’apertura mentale che li predispone a un’ottimo rapporto con se stessi e con gli altri. </span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Non confondete questa scrittura con quella rigorosa, con<span class="Apple-converted-space"> </span><b>assi sempre paralleli</b><span class="Apple-converted-space"> </span>(esempio 3). In questo caso denoterebbe un rigore mentale che rifugge l’estro e la fantasia. Persone così sono generalmente molto precise, rigorose, affidabili, ma possono anche essere polemiche e poco disposte ad accettare i punti di vista differenti dai loro. Sono adatte a svolgere lavori di precisione dove non è richiesta inventiva. Infatti,<span class="Apple-converted-space"> </span><b>il parallelismo grafico, esclude la creatività.</b></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I segni della scrittura che rivelano l’ingegno e la creatività sono rappresentati da collegamenti particolari fra le lettere; questi sono collegamenti insoliti, non previsti dal modello scrittorio che ci viene presentato nella scuola elementare. </span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nell’esempio 2 notare il collegamento fra il cerchio e l’asta della lettera d, il collegamento fra la q e la u. </span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nell’esempio 7 notare in collegamento fra la o e la n nella parola<span class="Apple-converted-space"> </span><i>Buon</i>.</span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="color: black; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Rossana d'Ambrosio</span></span></span></span></span></span></div>
</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-45544955704491176482019-02-22T10:22:00.001-08:002019-02-22T10:22:59.541-08:00Il metodo logo-terapeutico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZc9Qpt1DbkexNt09TdkN03sOjqzgGfuDXLFN9UW3_6ZuMuuXhlVfqjY-KDCZRmz4DtsYvYopqfyPxxk_iYeoyyBe3bm99OBvPFDoEKw-PQxPCeo0BSD97oXP1XZ-lgz5xWSZtSIMWW5P8/s1600/viktor_frankl.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZc9Qpt1DbkexNt09TdkN03sOjqzgGfuDXLFN9UW3_6ZuMuuXhlVfqjY-KDCZRmz4DtsYvYopqfyPxxk_iYeoyyBe3bm99OBvPFDoEKw-PQxPCeo0BSD97oXP1XZ-lgz5xWSZtSIMWW5P8/s200/viktor_frankl.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La logoterapia rappresenta un approccio che considera la persona in una visione olistica (corpo, mente e spirito) e punta soprattutto al suo recupero spirituale, cercando di cogliere le sue potenzialità inespresse, oltre che il senso-significato (logos) della vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il metodo logoterapeutico ideato da Frankl è finalizzato al recupero della persona anche nella sua dimensione spirituale per aiutarla a scoprire i sentimenti profondi che rendono significativa la propria esistenza, con il superamento delle visioni egocentriche, l’utilizzo dell’autodistanziamento e di una proficua ironia. </div>
<div style="text-align: justify;">
In tal modo è possibile avviare un processo di cambiamento che, muovendo da uno stato di crisi, di vuoto, di solitudine, rielabora il senso dei propri fallimenti e fornisce la consapevolezza delle potenzialità latenti ed inespresse per la gestione del proprio ruolo umano, sociale, esistenziale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La principale caratteristica dell’approccio di Frankl è quella di vedere l’essere umano nella sua interezza fatta di corpo, mente e spirito, cercando di evitare ogni forma di riduzionismo, che veda l’uomo forgiato da determinati impulsi (es. la libido) ma di elevarlo ad un essere in grado di cogliere il significato (logos) della propria esistenza, anche nelle situazioni più tragiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>L’armoniosa unità delle tre dimensioni (corpo, mente e spirito) viene conquistata con l’analisi della autobiografia (o del memoir)</b>,<b> consentendo alla persona di chiarire il senso della propria vita, scoprendo in sé le predisposizioni, i talenti,</b> guardando alle scelte e alle decisioni future che meglio potranno condurre ad una esistenza serena e gratificante. Solo così si potrà superare la sofferenza e attribuirle un valore esistenziale.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><span style="text-align: justify;">La logoterapia, ideata ed attuata da Viktor E.Frankl, rappresenta la terza scuola della psicoterapia viennese dopo la psicoanalisi freudiana e la psicologia individuale adleriana.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Frankl, neuropsichiatra austriaco, direttore della sezione di neuropsichiatria del Rotschildospital di Vienna prima della seconda guerra mondiale, essendo di famiglia ebrea, fu deportato con la famiglia e, dalla tremenda e disumana esperienza di Auschwitz, creò le basi della Logo-terapia e le prime valide tecniche di aiuto, sperimentandole in prima persona.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per Frankl il riferimento filosofico fondamentale è nella frase di Nietzsche “Chi ha un motivo per vivere, può sopportare quasi ogni come”, riferendosi in primis alla sua tragica esperienza familiare e personale nei campi di concentramento, dopo la quale, scrisse il suo primo libro “Uno psicologo nel lager”. </div>
<div style="text-align: justify;">
È un neuropsichiatra con forti radici filosofiche. Le sue figure di riferimento sono il filosofo e matematico austriaco Edmund Husserl (da considerarsi colui che gettò le basi delle scienze cognitive), Karl Jaspers filosofo e psichiatra tedesco (ha dato un grande impulso alle riflessioni in ambito filosofico, psichiatrico, teologico e politico).</div>
<br />Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-53966710046852856362019-02-22T10:22:00.000-08:002019-02-22T10:22:40.504-08:00La narrazione e le emozioni<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiChvmbQfwnFygCgpTb3gCqscxdi9PVI5GOu6cj7uon4HsEujTn5ZlnuHQhnldn9qLtWX6aFxefPxxwZ86giSej_7UAyw2trH-aUE9I7ldy1-QGPNhex9HSVjI7ZzOedEbgnyHMiPSahYER/s1600/escher_geometria_inquietudine.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="245" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiChvmbQfwnFygCgpTb3gCqscxdi9PVI5GOu6cj7uon4HsEujTn5ZlnuHQhnldn9qLtWX6aFxefPxxwZ86giSej_7UAyw2trH-aUE9I7ldy1-QGPNhex9HSVjI7ZzOedEbgnyHMiPSahYER/s320/escher_geometria_inquietudine.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Escher</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Parlando di narrazione e di scrittura è fondamentale comprendere il valore delle emozioni, capire come esse si generano, partendo dalla comprensione dalle primarie per arrivare alle secondarie e infine ai sentimenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
È importante comprendere come le emozioni hanno agito strutturando la personalità e come continuano a trasformarci rendendoci quello che siamo, acuendo la nostra sensibilità o il nostro cinismo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il Sé è probabilmente la più notevole opera d’arte che non produciamo, sicuramente la più complessa. Giacché noi non creiamo un solo tipo di racconto produttore del Sé, ma molti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il Sé enuclea la persona nella sua totalità rispetto all’ambiente, mentre l'Io, inscritto nel Sé, è la struttura che percepisce se stessa ed entra in relazione con altre persone (con il loro Io), distinguendole come “non-Io”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il Sé è collettivo, l’Io è individuale.</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-40567038528370673562018-02-07T10:00:00.000-08:002019-02-22T17:02:27.648-08:00Narrare la sofferenza e i percorsi per sconfiggerla<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZTtuFSSZj-a5AYyR9gLKKqTvpQ8XKjiUwLVLlpfFzx1byozuuk0d9rimVydlZ78AOG5cSsE3ESYlOgTqTdaBsgGV19g_zTPzNFpmfvq-8kWnRVMTYxjMSUgOQ2oG66mxPP9_RlyfrPmhD/s1600/RitaCharon.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZTtuFSSZj-a5AYyR9gLKKqTvpQ8XKjiUwLVLlpfFzx1byozuuk0d9rimVydlZ78AOG5cSsE3ESYlOgTqTdaBsgGV19g_zTPzNFpmfvq-8kWnRVMTYxjMSUgOQ2oG66mxPP9_RlyfrPmhD/s200/RitaCharon.png" width="96" /></a></div>
La <b>Medicina Narrativa</b> nasce con l’intento di colmare la mancanza della Medicina ufficiale di prendere in considerazione gli aspetti personali ed emotivi del malato (al di là dei lati oggettivi basati sull’evidenza); si accosta pertanto agli approcci olistici, per una medicina integrata e partecipata.</div>
<div style="text-align: justify;">
In pratica è uno strumento importante per promuovere una maggiore centralità del paziente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nell’ambito di un percorso di cura, aiuta il malato ad affrontare la sofferenza, attraverso il linguaggio espressivo (parlato o scritto) valorizzando il vissuto e le emozioni, e condividendole con altri pazienti o con il medico curante o altre figure di supporto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
Raccogliere e portare alla luce un’esperienza per il paziente non è facile, richiede tempi appropriati, capacità di riflessione e una formazione o guida.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non solo per i pazienti, ma anche per le varie figure mediche, la medicina narrativa va considerata come una fonte di arricchimento in quanto migliora la sensibilità, la capacità di ascolto e il valore della cura accresciuto da un rapporto umano più profondo nel quale medico e paziente divengono alleati per la riconquista della salute o, nei casi più difficili, per il conseguimento di un’accettabile qualità di vita anche nella malattia.</div>
<div style="text-align: justify;">
È importante sensibilizzare chi lavora in ambito sanitario affinché possano essere affinate e interiorizzate le capacità comunicative ed empatiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per utilizzare le potenzialità della medicina narrativa è utile sviluppare le capacità di ascolto, di narrazione e di scrittura in merito alle esperienze di cui si è protagonisti (pazienti) o testimoni (familiari, figure mediche).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa disciplina arricchisce la cura attraverso l’attenzione e l’utilizzo anche in fase terapeutica dei racconti dei? pazienti, della famiglia e del personale sanitario, dando il giusto peso ai diversi punti di vista dei soggetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La definizione che dà Rita Charon, fondatrice della Medicina Narrativa, docente di Clinica medica e direttrice del programma di Medicina Narrativa della Columbia University di New York, è la seguente:</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>“La Medicina Narrativa fortifica la pratica clinica con la competenza narrativa per riconoscere, assorbire, metabolizzare, interpretare ed essere sensibilizzati dalle storie della malattia: aiuta medici, infermieri, operatori sociali e terapisti a migliorare l'efficacia di cura attraverso lo sviluppo della capacità di attenzione, riflessione, rappresentazione e affiliazione con i pazienti e i colleghi”.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Medicina e letteratura sono spesso andate a braccetto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chi soffre può trarre conforto dalle esperienze altrui analoghe alle proprie, ritrovando la positività necessaria ad affrontare i momenti più difficili.</div>
<div style="text-align: justify;">
Interagire con altri, siano essi pazienti o medici, verbalizzando, leggendo o scrivendo, sapere di essere ascoltati e di poter essere di aiuto in un processo di condivisione e confronto, infonde fiducia ed è fondamentale per ritrovare la positività necessaria ad affrontare la malattia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
© Vivacemente3</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-88132352300490640502018-02-01T10:02:00.000-08:002019-02-22T16:52:36.389-08:00La narrativa e le emozioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinpwWB2-s7faULJB620zNEFo3NqlFAN0uCtptACp73y_gYIgvHGra8TJo0qKWQSLcTnhpleEm8pN2FE5BodR_JVmuWuR7OtTmzAut2qSs5AULq_fvtR6mGsiK_O5tC_viF3e9IwJM87Y73/s1600/donna_scrive_scrivere.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="145" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinpwWB2-s7faULJB620zNEFo3NqlFAN0uCtptACp73y_gYIgvHGra8TJo0qKWQSLcTnhpleEm8pN2FE5BodR_JVmuWuR7OtTmzAut2qSs5AULq_fvtR6mGsiK_O5tC_viF3e9IwJM87Y73/s200/donna_scrive_scrivere.png" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il genere narrativo si caratterizza per il <b>coinvolgimento emotivo</b> del lettore o ascoltatore. Questo si genera perché, in una buona narrazione, le azioni sono sempre accompagnate dalla descrizione del vissuto del protagonista con il quale scatta l'identificazione e l'<b>empatia</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
La descrizione dell'ambientazione permette al lettore di calarsi nella scena, visualizzando il contesto circostante. Ma ancora più importante è la descrizione dell'interiorità, della sofferenza, della gioia o di quel senso di sosspensione del protagonista che se ben descritto, mantiene il lettore in una sorta di trepidante attesa verso l'aprirsi di nuovi scenari. la coloritura emotiva della narrazione assume un valore fondamentale, le sue pennallature e sfumature divengono l'elemento portante del piacere che si trae dalla lettura.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non sempre si arriva a scrivere per essere pubblicati. Tuttavia è molto importante scrivere per noi stessi. L'atto di scrivere è liberatorio e ci fa sentire alleggeriti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Rileggendo, ripercorriamo le nostre emozioni e ne abbiamo una maggiore compresione. Talvolta vengono ridimensionate, altre volte amplificate per essere custodite nel cassetto della memoria accrescendo il valore delle cose importanti da custodire nel cuore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Molte volte, leggendo dopo tempo i nostri scritti si resta colpiti da certe stesure piene di enfasi e si ha netta impressione che non sarebbe più possibile riscriverli allo stesso modo, con la stessa profondità, in quanto sono scaturiti da un preciso stato emotivo che non potrà mai più ripetersi in maniera identica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo, quando si ha un'urgenza narrativa è meglio darle sfogo il più presto possibile perché in seguito quel fluire di pensieri, spinto da determinate emozioni, non sarà mai più lo stesso.</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8763258601105281097.post-55074466228214813542018-01-03T09:20:00.000-08:002019-02-22T16:48:58.154-08:00Lo scenario emotivo della narrazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-VpabdhczSGJYRzmg68lrjieuV6MH0WwGchKhTWAcYc4E8DNW2eHCdFxM6Va5jy6xv9IPIee5ANDht6CWy56yZhAFMZ4ThAXWbuQfREaAjEJhhIQ4ECR0I65iAzY9qLyNOZzU9WEgMzOT/s1600/bimbi_leggere_emozioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-VpabdhczSGJYRzmg68lrjieuV6MH0WwGchKhTWAcYc4E8DNW2eHCdFxM6Va5jy6xv9IPIee5ANDht6CWy56yZhAFMZ4ThAXWbuQfREaAjEJhhIQ4ECR0I65iAzY9qLyNOZzU9WEgMzOT/s320/bimbi_leggere_emozioni.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il genere narrativo è caratterizzato dal coinvolgimento del fattore emozionale che si trasmette dal narratore al lettore o ascoltatore.</div>
<div style="text-align: justify;">
La narrazione non è una cronistoria, un resoconto o un elenco di eventi nel loro susseguirsi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nella narrazione oltre allo scenario degli accadimenti, c'è lo scenario della coscienza. Il vissuto emotivo e mentale dei protagonisti è pregnante nella storia e diviene contagioso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nei testi narrativi la tonalità emotiva è forte ed è in grado di innescare numerose emozioni: curiosità, divertimento, suspance... per arrivare anche a timore, smarrimento, gioia, entusiasmo...<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La struttura di una opera narrativa è formata da sequenze, che talvolta corrispondono ai capitoli, ma non necessariamente. </div>
<div style="text-align: justify;">
Più in generale le sequenze narrative sono parti del testo in cui viene descritto lo svolgimento della storia col succedersi dei vari accadimenti (azioni). </div>
<div style="text-align: justify;">
Le sequenze descrittive presentano le ambientazioni e i protagonisti, introducendoli al lettore. A queste si alternano le sequenze riflessive in cui spiegate le emozioni dei personaggi, le loro gioie e le loro angosce; nelle sequenze dialogate avviene un dialogo diretto tra due o più personaggi. </div>
<div style="text-align: justify;">
I testi narrativi sono composti da una equilibrata alternanza di queste sequenze che, incastrandosi tra loro, compongono lo scheletro della storia.</div>
</div>
Vivacementehttp://www.blogger.com/profile/05129360557694120729noreply@blogger.com0