La Medicina Narrativa nasce con l’intento di colmare la mancanza della Medicina ufficiale di prendere in considerazione gli aspetti personali ed emotivi del malato (al di là dei lati oggettivi basati sull’evidenza); si accosta pertanto agli approcci olistici, per una medicina integrata e partecipata.
In pratica è uno strumento importante per promuovere una maggiore centralità del paziente.
Nell’ambito di un percorso di cura, aiuta il malato ad affrontare la sofferenza, attraverso il linguaggio espressivo (parlato o scritto) valorizzando il vissuto e le emozioni, e condividendole con altri pazienti o con il medico curante o altre figure di supporto.
Raccogliere e portare alla luce un’esperienza per il paziente non è facile, richiede tempi appropriati, capacità di riflessione e una formazione o guida.
Non solo per i pazienti, ma anche per le varie figure mediche, la medicina narrativa va considerata come una fonte di arricchimento in quanto migliora la sensibilità, la capacità di ascolto e il valore della cura accresciuto da un rapporto umano più profondo nel quale medico e paziente divengono alleati per la riconquista della salute o, nei casi più difficili, per il conseguimento di un’accettabile qualità di vita anche nella malattia.
È importante sensibilizzare chi lavora in ambito sanitario affinché possano essere affinate e interiorizzate le capacità comunicative ed empatiche.
Per utilizzare le potenzialità della medicina narrativa è utile sviluppare le capacità di ascolto, di narrazione e di scrittura in merito alle esperienze di cui si è protagonisti (pazienti) o testimoni (familiari, figure mediche).
Questa disciplina arricchisce la cura attraverso l’attenzione e l’utilizzo anche in fase terapeutica dei racconti dei? pazienti, della famiglia e del personale sanitario, dando il giusto peso ai diversi punti di vista dei soggetti.
La definizione che dà Rita Charon, fondatrice della Medicina Narrativa, docente di Clinica medica e direttrice del programma di Medicina Narrativa della Columbia University di New York, è la seguente:
“La Medicina Narrativa fortifica la pratica clinica con la competenza narrativa per riconoscere, assorbire, metabolizzare, interpretare ed essere sensibilizzati dalle storie della malattia: aiuta medici, infermieri, operatori sociali e terapisti a migliorare l'efficacia di cura attraverso lo sviluppo della capacità di attenzione, riflessione, rappresentazione e affiliazione con i pazienti e i colleghi”.
Medicina e letteratura sono spesso andate a braccetto.
Chi soffre può trarre conforto dalle esperienze altrui analoghe alle proprie, ritrovando la positività necessaria ad affrontare i momenti più difficili.
Interagire con altri, siano essi pazienti o medici, verbalizzando, leggendo o scrivendo, sapere di essere ascoltati e di poter essere di aiuto in un processo di condivisione e confronto, infonde fiducia ed è fondamentale per ritrovare la positività necessaria ad affrontare la malattia.
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