Pagine

22 feb 2019

Il metodo logo-terapeutico

La logoterapia rappresenta un approccio che considera la persona in una visione olistica (corpo, mente e spirito) e punta soprattutto al suo recupero spirituale, cercando di cogliere le sue potenzialità inespresse, oltre che il senso-significato (logos) della vita.

Il metodo logoterapeutico ideato da Frankl è finalizzato al recupero della persona anche nella sua dimensione spirituale per aiutarla a scoprire i sentimenti profondi che rendono significativa la propria esistenza, con il superamento delle visioni egocentriche, l’utilizzo dell’autodistanziamento e di una proficua ironia. 
In tal modo è possibile avviare un processo di cambiamento che, muovendo da uno stato di crisi, di vuoto, di solitudine, rielabora il senso dei propri fallimenti e fornisce la consapevolezza delle potenzialità latenti ed inespresse per la gestione del proprio ruolo umano, sociale, esistenziale.

La principale caratteristica dell’approccio di Frankl è quella di vedere l’essere umano nella sua interezza fatta di corpo, mente e spirito, cercando di evitare ogni forma di riduzionismo, che veda l’uomo forgiato da determinati impulsi (es. la libido) ma di elevarlo ad un essere in grado di cogliere il significato (logos) della propria esistenza, anche nelle situazioni più tragiche.
L’armoniosa unità delle tre dimensioni (corpo, mente e spirito) viene conquistata con l’analisi della autobiografia (o del memoir), consentendo alla persona di chiarire il senso della propria vita, scoprendo in sé le predisposizioni, i talenti, guardando alle scelte e alle decisioni future che meglio potranno condurre ad una esistenza serena e gratificante. Solo così si potrà superare la sofferenza e attribuirle un valore esistenziale.

La logoterapia, ideata ed attuata da Viktor E.Frankl, rappresenta la terza scuola della psicoterapia viennese dopo la psicoanalisi freudiana e la psicologia individuale adleriana.
Frankl, neuropsichiatra austriaco, direttore della sezione di neuropsichiatria del Rotschildospital di Vienna prima della seconda guerra mondiale, essendo di famiglia ebrea, fu deportato con la famiglia e, dalla tremenda e disumana esperienza di Auschwitz, creò le basi della Logo-terapia e le prime valide tecniche di aiuto, sperimentandole in prima persona.

Per Frankl il riferimento filosofico fondamentale è nella frase di Nietzsche “Chi ha un motivo per vivere, può sopportare quasi ogni come”, riferendosi in primis alla sua tragica esperienza familiare e personale nei campi di concentramento, dopo la quale, scrisse il suo primo libro “Uno psicologo nel lager”. 
È un neuropsichiatra con forti radici filosofiche. Le sue figure di riferimento sono il filosofo e matematico austriaco Edmund Husserl (da considerarsi colui che gettò le basi delle scienze cognitive), Karl Jaspers filosofo e psichiatra tedesco (ha dato un grande impulso alle riflessioni in ambito filosofico, psichiatrico, teologico e politico).

Nessun commento:

Posta un commento